User experience design: cos’è e perché ne hai bisogno?


Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un iperbolica crescita di contenuti web, sponsorizzazioni di servizi, corsi di studio e di formazione che citavano l’acronimo UX.

Un acronimo che sicuramente ha il potere di rendere più mainstream qualsiasi concetto si voglia veicolare.

Proprio qui sta il problema: ormai è tutto un’enorme UX!

Siamo sicuri di conoscere questa disciplina? Siamo consapevoli di cosa si occupi, quando è necessaria e perché è così fondamentale?

Molti, moltissimi, risponderanno affermativamente. Ormai ci droghiamo di UX.
Se anche tu vuoi drogarti di UX ti regaliamo la prima dose.

Cos’è la UX?

UX è l’acronimo di User Experience (letteralmente esperienza utente) ed è uno dei fattori determinanti, se non IL fattore determinante, tra un prodotto e/o servizio che affonda senza lasciare traccia e uno che vede vendite enormi.

Quando si sviluppano prodotti, dispositivi, interfacce e sistemi, ci sono numerose e importanti considerazioni da valutare, soprattutto come questi interagiscono con l’utente finale. Il campo della UX mira a portare l’utente al centro del pensiero del progettista.

Facendo un breve viaggio tra i tecnicismi, la definizione di UX che ci fornisce l’ISO (Organizzazione internazionale per la normazione) è la seguente:

La user experience sono le percezioni e risposte di una persona derivanti dall’uso o dall’uso previsto di un prodotto, sistema o servizio.

Quando nasce la User Experience?

La User Experience, a differenza di ciò che si crede, non è una disciplina-approccio giovanissima. Lo studio dell’interazione uomo-macchina (perché di questo si tratta, cioè l’ergonomia cognitiva) affonda le radici nell’epoca della della Rivoluzione Industriale tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX. In un’epoca di velocissimo progresso tecnologico era diventato necessario rendere efficace ed efficiente le interazioni tra i lavoratori e i loro strumenti. Riuscite a sentire anche voi i primi vagiti della UX?

Dall’inizio del secolo scorso ad oggi ne è passata di acqua sotto i ponti, e gli studi sulla UX sono stati numerosissimi, così come le sue applicazioni.

Ma è solo all’inizio dei fantastici anni ‘90 che sentiamo per la prima volta la parola User Experience, e lo dobbiamo ad un certo Donald Noman che da poco era entrato a far parte della famiglia Apple. Donald Norman era uno psicologo, cognitivista per la precisione, che fu incaricato del ruolo di User Experience Architect, cioè colui che si occupava di Human Interface e Usabilità.

Come nostro papà Donald ci insegna, lo User Interface Design e l’usabilità non sono altro che particelle del maremagnum della User experience. E fu così che coniò il nuovo termine, che oggi è sulla bocca di tutti gli addetti ai lavori.

Questa panoramica storica sulla UX è utile per prendere consapevolezza del fatto che i suoi ambiti di applicazione sono innumerevoli e che non deve essere semplicemente pensata come il risultato di qualsiasi cosa sia bella, bensì come un approccio di progettazione in cui si adottano paradigmi e obiettivi ben studiati.

UX design e visione multidisciplinare

La UX comprende molte discipline diverse:

  • la progettazione visiva sicuramente
  • l’interazione utente-interfaccia
  • l’architettura dell’informazione
  • la progettazione dell’interazione.

Ognuna di queste prospettive progettuali garantisce che l’esperienza interattiva sia il più semplice, efficiente, accurata e divertente possibile.

User test

Il concetto di usabilità

Per comprendere meglio quanto sia “olistica” la UX basti pensare alla dicotomia (errata) UX-usabilità. Infatti, spesso e volentieri la UX viene declassata nel concetto di usabilità.

“Usabilità” si riferisce alla facilità di accesso e/o utilizzo di un prodotto o sito web ed è una sotto-disciplina del design dell’esperienza utente. Sebbene un tempo la progettazione UX e l’usabilità fossero usate in modo intercambiabile, ora dobbiamo capire che l’usabilità fornisce un contributo importante alla UX; tuttavia, non è l’intera esperienza.

Un design non è utilizzabile o inutilizzabile di per sé: si devono considerare le sue caratteristiche, quelle dell’utente, ciò che l’utente vuole fare con esso e il contesto d’uso.

Un’interfaccia usabile ha tre risultati principali e dovrebbe essere facile per l’utente:

  1. acquisire familiarità e competenza nell’uso dell’interfaccia al primo contatto. Se prendiamo il sito web di un’agenzia di viaggio che un ux designer ha realizzato bene, l’utente dovrebbe essere in grado di spostarsi attraverso la sequenza di azioni per prenotare rapidamente un biglietto;
  2. raggiungere il suo obiettivo. Se un utente ha l’obiettivo di prenotare un volo, un buon design lo guiderà attraverso il processo più semplice per acquistare quel biglietto;
  3. usare l’interfaccia nelle visite successive. Quindi, un buon design sul sito di un’agenzia di viaggio significa che l’utente dovrebbe imparare dalla prima volta e prenotare un secondo biglietto altrettanto facilmente.

Questi non sono gli unici requisiti per l’usabilità, ovviamente. Per scovarli tutti dovremmo misurare l’usabilità durante tutto il processo di progettazione, dai wireframe ai prototipi fino alla consegna finale.

I test possono essere eseguiti con carta e matita, ma anche in remoto quando disponiamo di prototipi ad alta fedeltà. Tutto questo per avere un’idea chiara (e misurabile) su quesiti come:

  • Un utente in quanto tempo arriva all’obiettivo (ad esempio la call to action “Acquista”)?
  • Qual è la percentuale di utenti che commette prove e ed errori prima di raggiungere l’obiettivo?
  • Qual è il tasso di abbandono degli utenti (tasso di insuccesso) che non riescono a raggiungere l’obiettivo? E perché?

Da qui potrebbero partire altre potenziali “millemila” domande di ricerca entrando nel campo della User Research e nel Usability testing, altre particelle del maregnum della UX.

Quali sono i punti cardine su cui si basa la User Experience?

Ancora una volta tutto questo non è che solo un aspetto della UX. Tendenzialmente possiamo azzardare di riassumere i punti salienti della UX così:

  1. Usabilità: è una misura della capacità di un utente di arrivare su un sito, usarlo facilmente e completare l’attività desiderata.
  2. Contenuti utili: il sito web dovrebbe includere informazioni sufficienti in un formato facilmente digeribile. Tieni a mente la Legge di Hick: razionalizza il tuo design per essere semplice. Usa la moderazione.
  3. Contenuti desiderabili e piacevoli: le migliori esperienze utente arrivano quando l’utente può creare un legame emotivo con il prodotto o il sito web. Ciò significa andare oltre l’utilizzabile e l’utile e lo sviluppo di contenuti che creano quel legame. Il design emozionale è una parte enorme dell’esperienza dell’utente. Un sito web di ricette che offre suggerimenti quotidiani potrebbe rivelarsi utile. Ma se quel suggerimento è divertente, gli utenti non si limiteranno a ricordare la ricetta; possono tornare per di più!
  4. Accessibilità: per le persone con diversi livelli di disabilità, le esperienze online possono essere profondamente frustranti. Esistono una serie di standard di accessibilità con cui i siti devono conformarsi per aiutare i non vedenti, i non udenti, ecc. I contenuti per l’apprendimento dei disabili richiedono un’attenta considerazione al fine di fornire un’esperienza utente più completa.
  5. Credibilità: anche la fiducia che il tuo sito web genera nei tuoi utenti ha un ruolo nell’esperienza utente. Una delle maggiori preoccupazioni degli utenti online è la sicurezza (in molti casi si preoccupano anche della privacy). Affrontare queste preoccupazioni attraverso la progettazione, ad esempio mostrando funzionalità di sicurezza e avendo politiche facilmente accessibili riguardo a queste preoccupazioni, può aiutare a creare un senso di credibilità per l’utente.

Quali sono i vantaggi di una progettazione UX per un sito web?

La progettazione UX e la progettazione centrata sull’utente (User Centered Design) costano denaro. Non c’è modo di aggirare questo, il che significa che ci sono ancora molte organizzazioni là fuori che resisteranno a un design UX o all’approccio UCD come parte della loro metodologia di sviluppo. Dopotutto, le finanze sono raramente illimitate e le aziende competono in un mercato globale spietato. Ma esistono dei veri vantaggi per chi decide invece di investirci.

Il tuo prodotto e i vantaggi di un approccio in chiave UX

  • Prodotti che soddisfano le esigenze dell’utente – Se i tuoi utenti sono coinvolti nel processo di progettazione, il tuo prodotto finale dovrebbe soddisfare le loro esigenze. Ciò dovrebbe offrire un’offerta più redditizia dal punto di vista commerciale e quindi livelli di profitto più elevati per l’azienda.
  • Prodotti che richiedono meno aggiustamenti dopo il rilascio – È più economico e più semplice modificare schizzi, wireframe e prototipi rispetto a modificare un prodotto dopo il lancio. La UX consente a un’azienda di elaborare ciò che non funziona e quindi abbandonarlo prima della fase di sviluppo piuttosto che dopo.
  • Prodotti che sono meno rischiosi per la reputazione dell’azienda – La UX è una misura di qualità. Quando rilasci prodotti che gli utenti amano usare e che soddisfano le loro esigenze la tua reputazione aziendale crescerà. Al contrario, se le cose non vanno bene, la tua reputazione cadrà.
  • Prodotti che sono relativamente immuni al creep scope – Se si definiscono le esigenze dell’utente e quindi si progetta pensando a loro ci dovrebbe essere molto meno creep di portata e ciò rende più semplice il progetto e la definizione di un calendario di consegna.
  • Prodotti che sono competitivi – Con la fase di ricerca di UX dovresti sapere cosa stanno facendo i competitor e come il tuo prodotto sarà “migliore”. Il design in questo modo si basa sulle prove e non sugli “istinti viscerali” del team di sviluppo.

Come approcciarsi alla User Experience?

Sarebbe meraviglioso se potessimo tracciare i confini dell’esperienza dell’utente come se fosse un paese su una mappa. Sfortunatamente, la realtà è più sfocata.

Per quanto ci piace dare un senso ai fenomeni e applicare i framework, dobbiamo ricordare che gli utenti sono persone. In quanto tali, prendono decisioni guidate dalla logica e dalle emozioni.

Naturalmente, l’usabilità di un design è importante. Tuttavia, dobbiamo considerare l’usabilità insieme ad altre questioni per creare un’esperienza utente eccezionale. La UX proviene tanto dalla progettazione grafica, dalla progettazione interattiva, dai contenuti, dall’usabilità, dalla ricerca e da tanto altro ancora.

In una Growth Agency come Biscuitway l’obiettivo primario è la crescita a 360 gradi dell’azienda del cliente e l’approccio multidisciplinare dello User Experience Design fa da collante in tutte le fasi della messa in opera di un progetto: dall’ideazione, allo sviluppo, alla strategia di marketing.

In BiscuitWay ci impegniamo a sviluppare i progetti di UX per andare incontro alle esigenze relative al percorso complessivo di Digital Transformation che i nostri clienti ci richiedono.

Vuoi capire come può crescere il tuo progetto grazie alla UX? Contattaci e valuteremo insieme quali sono le criticità del tuo progetto e come risolverle!


Written By

Irene Raineri

UX Designer


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