E-commerce: cos’è e perché creare uno shop online

Cos’è un e-commerce?

Oggi parliamo del fenomeno che negli ultimi anni ha stravolto e ridefinito il mondo del marketing: l’E-commerce.

Dare una definizione unica ed esaustiva non è semplice, ma potremmo definire l’e-commerce come l’operazione di vendita e acquisto di prodotti e servizi sul web tramite modalità di pagamento online.

Bisogna essere subito chiari. Il commercio elettronico è molto più di una transazione in forma elettronica: è la possibilità di intercettare il bisogno del cliente in modo chiaro e misurabile.

Il fatto che il cliente abbia a disposizione online molti più prodotti di quanti ne possa contenere un negozio tradizionale, implica che il tuo e-commerce venga curato in ogni minimo dettaglio.

Ciò coinvolge diversi fattori: dall’aspetto informatico a quello comunicativo, dalla cura degli elementi grafici alla messa a punto di una user experience coinvolgente.

Perché hai bisogno di vendere in rete i tuoi prodotti?

L’e-commerce è il frutto del processo di digital transformation che ha investito ormai ogni settore. Se fino a qualche tempo fa essere online costituiva una scelta, oggi si tratta di un passo obbligato per qualsiasi attività che voglia innovarsi, essere sempre più vicina ai bisogni dei propri clienti e, non per ultimo, resistere ai colpi della concorrenza.

 Vediamo perché!

Il tuo target di riferimento ha bisogno della tua presenza online?

Assolutamente sì!

La nascita del commercio elettronico ha rivoluzionato il concetto di retailing, ampliandone le possibilità. Sfruttando il potenziale messo a disposizione dalle nuove tecnologie, l’e-commerce permette di elaborare strategie ad hoc per rivolgersi a un target specifico.

L’utilizzo di strumenti preziosi come le community online garantisce il raggiungimento di fette di utenti anche molto distanti tra loro, ridimensionando i costi di un processo molto più dispendioso nel commercio tradizionale.

Le persone giocano un ruolo centrale: sono loro a determinare in che direzione andrà il mercato. Gli utenti navigano online, si informano, comparano prodotti simili tra loro e alla fine scelgono quello che reputano migliore. In una situazione simile l’essere assenti sul web non può che rappresentare uno svantaggio.

Covid-19: la trasformazione digitale diventa necessaria

Come se tutto ciò non bastasse, gli ultimi sviluppi della pandemia mondiale che hanno portato alla diffusione sempre più estesa del Covid-19, stravolgendo le abitudini dei clienti anche in termini di acquisto di beni di prima necessità, hanno fatto in modo che il processo di trasformazione digitale accelerasse ulteriormente. La pandemia ha infatti spinto sempre più consumatori a rivolgersi al commercio online per acquisti che prima venivano effettuati di persona.

Questo cambio di rotta porta inevitabilmente a chiedersi in che modo il comportamento degli utenti stia cambiando. Si stima che in Italia i volumi di transazione online siano cresciuti del 15,4% nell’ultimo anno, portando il commercio elettronico a dover fronteggiare una domanda 10 volte superiore a quella del periodo pre-Covid. La necessità di mantenere il distanziamento sociale porta a esplorare nuovi modi di acquisto online, con l’elevata probabilità che queste tendenze restino immutate anche dopo la pandemia.

Sembra proprio che il passaggio all’e-commerce sia qualcosa di inevitabile, motivo per cui avere una presenza di valore sul web è necessario e irrinunciabile.

Se non sei ancora online è arrivato il momento di farlo!

Quali sono i benefici per una azienda che ha un e-commerce?

I benefici che potresti ricavare dalla creazione di un e-commerce online sono molteplici.

  • Analizzare i dati provenienti dal comportamento degli utenti online ti permette di creare una strategia comunicativa su misura, minimizzando le criticità e massimizzando l’efficacia della tua azione.
  • Studiare il comportamento dei tuoi competitor, individuare le strategie adottate e capire su cosa puntare per superarle.
  • Scoprire quali sono le parole chiave capaci di far presa maggiormente sul pubblico e utilizzarle per migliorare la visibilità della tua attività.
  • Attirare nuovi clienti grazie al traffico generato dai motori di ricerca e dai social, aumentando il tuo bacino di utenza.
  • Avere la capacità di fornire tutte le informazioni necessarie a rassicurare il potenziale cliente al fine di indurlo a comprare, tramite un servizio di customer care efficiente.
  • Acquisire flessibilità garantendo agli utenti la possibilità di comprare in qualsiasi momento ed in qualsiasi luogo.
  • Moltiplicare le opportunità di business elaborando una strategia coerente che coniughi marketing online e offline.

Le 4 tipologie di e-commerce e qual è quella più adatta al tuo business?

Gli e-commerce sono tutti uguali? La risposta a questa domanda è “no!”. Siamo portati a pensare che la vendita “online” sia esclusiva del mercato B2C.

Quando parliamo di e-commerce ci riferiamo quasi sempre a 4 categorie principali che sono fortemente connesse al tuo mercato di rifermento:

  • B2B (business to business): questa tipologia di commercio elettronico si riferisce agli scambi tra aziende di prodotti, servizi o informazioni. Si tratta di siti web di scambio di prodotti o forniture che consentono alle imprese di supportarsi a vicenda nelle attività necessarie alla produzione di un prodotto o servizio.
  • B2C (business to consumer): indica il rapporto che viene ad instaurarsi tra le aziende che vendono prodotti, servizi o informazioni e le persone, intese come consumatori ed obiettivo della strategia di marketing. I negozi di vendita al dettaglio rappresentano l’esempio più comune.
  • C2C (consumer to consumer): l’espressione si riferisce al tipo di commercio elettronico in cui i consumatori scambiano online prodotti, servizi o informazioni. Ciò è reso possibile dalla messa a disposizione di siti su cui vengono eseguite le transazioni. I guadagni di queste piattaforme vengono ricavati dalla percentuale derivante dalle transazioni degli utenti. Le aste online possono essere classificate come esempi di e-commerce C2C.
  • C2B (consumer to business): si tratta di una tipologia di e-commerce in cui i consumatori mettono a disposizione i propri prodotti e servizi online, con l’obiettivo di venderli alle aziende. Il tutto si svolge su piattaforme intermediarie. Esempi comuni sono blog o forum che offrono la possibilità di inserire al loro interno dei link che rimandino al sito dell’azienda, promuovendone i prodotti.

Cosa comporta avere uno shop online?

Per dar vita ad un e-commerce da zero bisogna non sottovalutare alcuni passaggi preliminari alla messa online.

Avere un business plan e portare avanti un’attività di promozione online convincente sono operazioni fondamentali, che devono però essere condotte da un team specializzato.

E-commerce business plan

Disporre di una guida strategica che ti permetta di mettere a fuoco gli obiettivi che la tua azienda si prefigge di raggiungere è un’operazione tanto impegnativa quanto necessaria.

Un business plan efficace si basa sulla descrizione dettagliata dell’azienda e delle motivazioni che spingono ad intraprendere determinate azioni.

  • Che bisogni si intende soddisfare?
  • Qual è il target dello shop online?
  • Di quali professionalità si dispone per la realizzazione del progetto?

Il piano dovrà illustrare l’offerta da presentare al mercato di riferimento, oltre ad una raccolta di informazioni sull’ambiente dentro al quale l’attività dovrà operare. Si dovranno quindi delineare i tratti delle aziende che rappresentano la concorrenza: dalla descrizione dell’offerta del competitor alla messa in evidenza dei punti deboli, fino ad arrivare all’elaborazione di una strategia che mira a fare la differenza tra la tua attività e quelle avversarie.

Tutto ciò senza tralasciare l’elaborazione di previsioni economico-finanziarie che ti permetteranno di ricavare delle proiezioni sull’andamento del progetto.

Un altro punto sul quale concentrarsi riguarda il piano comunicativo adottato. Munirsi di un blog aziendale che tratti tematiche inerenti al campo in cui operi, fare una buona ottimizzazione SEO e puntare sul social media marketing… Tutto è necessario all’acquisizione di visibilità online per il tuo e-commerce!

Fare in modo che le persone che si rivolgano ai tuoi canali di comunicazione tramite contenuti informativi su blog, email marketing e attività sui social media è un passo importante per ottenere clienti fidelizzati e soddisfatti.

Affidati a dei professionisti del settore per creare il tuo e-commerce dalla A alla Z

Qualsiasi sito web che voglia ottenere e mantenere contatti e visibilità necessita di un investimento. Non tutti gli investimenti, però, vanno a buon fine, quindi bisogna fareuna scelta oculata.

Affidarsi a dei professionisti che riescano a capire le tue esigenze e a guidarti nella messa in opera del tuo progetto imprenditoriale è assolutamente necessario. Bisogna prestare molta attenzione nello scegliere la web agency più adatta: un passo falso e il rischio di perdere tempo e denaro è dietro l’angolo.

Noi di Biscuitway, siamo una Growth Agency che ha come obiettivo la crescita a 360 gradi dei progetti imprenditoriali.

Raccontaci il tuo progetto e troveremo insieme la chiave giusta per far crescere il tuo business!

Le 3 componenti della Digital Transformation

La tua azienda ha veramente iniziato un percorso di Digital Transformation?

Abbiamo parlato nel precedente articolo di cosa è (e soprattutto cosa non è) la Digital Transformation. Era necessaria una piccola introduzione al tema, in modo che a partire da questo articolo, potremo entrare maggiormente in profondità e capire quali sono le 3 componenti della digital transformation.

Ma a chi è attribuibile il termine Digital Transformation e quando pare sia nato?

Alcune fonti sul web, sostengono con discreta convinzione, che l’anno di riferimento sia la fine del 2011 e l’attribuzione pare inequivocabilmente andare verso la società di Consulenza CapGemini in collaborazione con il MIT Center for Digital Business.

Partiamo dalla definizione che i ricercatori delle suddette organizzazioni diedero e che ancora oggi risulta particolarmente interessante:

La trasformazione digitale implica l’uso della tecnologia per migliorare radicalmente le prestazioni o la portata delle imprese.

Tale definizione risulta particolarmente interessante per capire come al solito in Italia e in gran parte di Europa non si sia capito una beata mazza!

Molte aziende infatti hanno interpretato negli anni il processo di trasformazione digitale dotando per esempio i propri dipendenti di dispositivi mobili o creando semplicemente delle infrastrutture cloud per archiviare i loro file.

Sarebbe di conseguenza molto semplice per me affermare che questa non è trasformazione digitale, ma proviamo ad essere concreti. Come facciamo a sapere se abbiamo effettivamente iniziato un processo di trasformazione digitale e se stiamo andando nella direzione giusta?  

Le 3 componenti della Digital Transformation

Esistono nella recente letteratura tre misuratori e indicatori di trasformazione digitale e comunemente vengono definite le 3 componenti della digital transformation:

  1. I processi
  2. Le operazioni
  3. I rapporti con i clienti

Trasformazione dei Processi

Partiamo dal primo punto. Mi faccio sempre delle domande quando entro in aziende dove i dipendenti fanno ancora affidamento su armadi per carta, penna e archivio. O in altre aziende, all’interno delle quali le persone comunicano tramite e-mail e telefoni cellulari. 

Una trasformazione digitale che si rispetti significa implementare tecnologia e processi completamente nuovi . L’invio di un ordine di acquisto via e-mail non è una nuova procedura; è semplicemente un modo più moderno di fare qualcosa che hai sempre fatto. L’automatizzazione dell’invio di un ordine di acquisto invece lo è.

Lo è perché fa risparmiare tempo. Perché potrai allocare i tuoi dipendenti su altre mansioni. Perché migliorerà la tua efficienza aziendale e la tua customer satisfaction.

Trasformazione delle Operazioni

Passiamo al secondo punto, quelle delle operazioni. Una volta mi è capitato di entrare in un’azienda che aveva un mono fornitore, non per convenienza ma per pigrizia. Mi chiamò raccontandomi che il fornitore era in difficoltà e si era trovato sguarnito, non avendo altri rapporti commerciali.

Cosa sarebbe successo se avesse avuto qualcuno che gli consigliasse per tempo che quella strategia commerciale era pericolosa? E se avesse implementato un sistema che gli consentiva automaticamente di monitorare i fornitori per il singolo prodotto? E se si fosse collegato automaticamente al loro listino prezzi?

Innanzitutto l’imprenditore non si sarebbe trovato in difficoltà, dovendo ricorrere ad un nuovo contatto commerciale sul quale non ha storico.

Inoltre non avrebbe perso tempo nel cercare manualmente altri fornitori e ricordiamocelo sempre: il tempo è denaro.

Infine avrebbe ottenuto maggiori marginalità derivanti dall’acquisto automatizzato nei confronti del fornitore più conveniente del momento.

Niente più telefonate, perdite di tempo e risorse allocate. Automatizzazione dei processi, certezza degli accordi ed indipendenza di posizionamento.

Trasformazione dell’esperienza del cliente

Proviamo ad ammettere che nei primi due punti, con un colpo di coraggio e con un po’ di culo nell’aver scelto la giusta agenzia di consulenza (non tuo cugggino), sia relativamente semplice notare l’impatto di una trasformazione digitale sui propri processi e operazioni. 

Tutto si complica invece quando si parla di esperienza della clientela e sua soddisfazione.

Tuttavia, le trasformazioni digitali hanno un impatto enormemente significativo su come i clienti interagiscono con la tua azienda e su come percepiscono tali interazioni. 

Ti sei per esempio mai chiesto perché acquisti da Amazon? Se ti stati rispondendo per i prezzi, hai toppato. Amazon ha prezzi oggi mediamente più alti della media dei competitor. Tu acquisti da Amazon per la soddisfazione cliente, soprattutto post vendita, che hai accumulato nelle esperienze più negative.

Cosa succede per esempio quando un tuo cliente non riceve un ordine o lo vuole rendere? Se hai un sistema automatizzato, in pochi minuti verrà completata la richiesta ed in pochi secondi verrà confezionata la risposta finale.

Se non lo hai, un tuo dipendente dovrà manualmente rispondere all’email e dopo ore non avrà ancora risolto definitivamente il problema, perché dovrà attendere e smistare per esempio il codice di tracciabilità.

I vantaggi della trasformazione digitale per il tuo business

Analizzate sommariamente le 3 componenti della Digital Transformation, possiamo affermare che intraprendere un percorso di trasformazione digitale offre 4 vantaggi:

  1. Aumenta la precisione
  2. Migliora la velocità
  3. Riduce i costi
  4. Rende la tua azienda più efficiente

Ma se così è non si può prescindere dal parlare e rendere misurabile il RoI (ritorno dell’investimento. Questo è un passaggio che approfondiremo in uno dei prossimi articoli. Perché forse è un indicatore rappresentativo di come applicare la digital transformation e come invece NON applicarla.

Aloha!

Digital Transformation: cos’è, ma soprattutto cosa non è?

Molti parlano di Digital Transformation, ma siamo veramente certi di aver centrato il punto?

Proverò a smontare tutto il fumo negli occhi che vi buttano!

Ho pensato a come iniziare questo articolo sulla Digital Transformation per molto tempo. In primis perchè è il primo articolo del neonato blog di BiscuitWay; in secundis perchè il tema è figo e le cose fighe di solito hanno bisogno di espressioni fighe.

Poi ho capito che le cose fighe di solito le fanno i markettari e se ho imparato una cosa negli anni è che a volte ciò che viene più difficile è andare al succo.

Quindi niente segreti del successo, niente strumenti di cui non ti aveva parlato nessuno e neanche formidabili consigli che ti spiegheranno quale libro leggere (corredato di invito all’acquisto su Amazon con tanto di affiliazione) in modo da diventare immediatamente l’innovatore di te stesso o della tua azienda o… del tuo condominio.

Cosa non è la Digital Transformation

Rompiamo il ghiaccio. Rispondiamo in maniera secca su cosa la Digital Transformation NON è. La Digital transformation non è un sito web alla Italiaonline (a proposito, simpaticissima la pubblicità), non è neanche un e-commerce, non è un gestionale wow. Non è per niente l’apertura della vostra fantastica pagina aziendale su Facebook o LinkedIn. No, vi assicuro. Non vi cagherà nessuno.

La fortuna e la sfortuna del web è che è necessario esserci ma ciò non è sufficiente per farvi trovare. Ed anche se vi trovassero, non è detto che ciò sarebbe utile al vostro business, anzi.

Cos’è la Digital transformation

Ma proviamo a dire cosa è la Digital Transformation. Per me la Digital Transformation è un cambio di visione e di approccio, detto figo figo un cambio di mindset.

Facciamo un esempio pratico e non patinato. In Italia circa il 76% delle imprese sono PMI (quindi l’universo intero a partire dalle microimprese per passare alle piccole e alle medie). Ma proviamo ad immaginare il caso di un commerciante.

Uno di quelli che per 20 anni ha alzato la sua saracinesca, ha acceso le luci, ha lavorato dentro una bottega di 36 mq contati e aspettato pazientemente i suoi clienti.

Ecco, quest’uomo, quest’eroe dei tempi moderni (e non scherzo!) oggi non ha bisogno di un sito web. Ha bisogno di aprire la sua mente a nuovi paradigmi di crescita del suo business; di qualcuno che lo aiuti a rilevare le sue potenzialità e criticità; di qualcuno che analizzi con lui di cosa ha veramente bisogno per ridurre i costi e aumentare i profitti.

Partiamo quindi da alcuni concetti base. La Digital transformation non può prescindere dal concetto di innovazione. E via con la prima citazione più che onesta:

Digital Transformation: Non solo fare cose nuove, ma anche fare quelle vecchie in modo nuovo
L’innovazione può essere la strada. Ma ricorda che innovare significa non solo fare cose nuove, ma anche fare quelle vecchie in modo nuovo (Javier Goyeneche)

L’ottimo Saverio, come amiamo chiamarlo in momenti conviviali, ha secondo me centrato il punto. Molti hanno parlato del digital, del web e dell’innovazione come il Paese dei Balocchi e in questi anni ci hanno anche fatto un bel po’ di quattrini.

Ma io ricordo molto bene che fine hanno fatto Lucignolo e Pinocchio, come so molto bene che fine hanno fatto quegli imprenditori che si sono tuffati senza criterio in questi processi.

Dopo la corsa all’innovazione, gli imprenditori e professionisti scottati da investimenti senza utilità né ritorno hanno mollato la presa e si sono rintuzzati nei loro gusci tradizionali, come fa un innamorato tradito.

Digital Tranformation e canali tradizionali

D’altra parte i canali tradizionali sono sempre funzionati, perché abbandonarli?

È proprio questo il punto, NON bisogna farlo. La Digital Transformation che si rispetti non trasforma niente che funzioni già bene. La Digital Transformation va ad intervenire solo su ciò che va veramente ottimizzato o sulla creazione di nuovi canali di vendita e/o distribuzione e/o ottimizzazione dei processi aziendali.

Ma sia chiaro, la bussola della Digital Transformation la deve tenere in mano sempre l’imprenditore o il professionista. Va bene che sia aiutato, supportato, indotto. Non va bene che la subisca, perché non modificherebbe il famosissimo e fighissimo mindset.

Le 4 fasi della Digital Transformation

Quindi in realtà come possiamo dividere la trasformazione digitale di un’azienda? Direi in 4 step:

  1. Analisi accurata della storia dell’azienda, del suo mercato di riferimento, del suo posizionamento, delle caratteristiche organizzative, delle cosiddette buyer personas, degli attuali canali di vendita e/o distribuzione;
  2. Individuazione delle potenzialità inespresse, delle criticità, delle opportunità emergenti
  3. Pianificazione degli ambiti di azione con obiettivi realistici di RoI (ritorno dell’investimento)
  4. Execution, ovvero la realizzazione di quanto progettato

In questo articolo introduttivo al tema, ho fatto lo sforzo di scomporre la transformation dal digital. Nei prossimi articoli lo ricomporrò spiegando perché non si può oggi prescindere dagli strumenti digitali.

Aloha!