Le 3 componenti della Digital Transformation

La tua azienda ha veramente iniziato un percorso di Digital Transformation?

Abbiamo parlato nel precedente articolo di cosa è (e soprattutto cosa non è) la Digital Transformation. Era necessaria una piccola introduzione al tema, in modo che a partire da questo articolo, potremo entrare maggiormente in profondità e capire quali sono le 3 componenti della digital transformation.

Ma a chi è attribuibile il termine Digital Transformation e quando pare sia nato?

Alcune fonti sul web, sostengono con discreta convinzione, che l’anno di riferimento sia la fine del 2011 e l’attribuzione pare inequivocabilmente andare verso la società di Consulenza CapGemini in collaborazione con il MIT Center for Digital Business.

Partiamo dalla definizione che i ricercatori delle suddette organizzazioni diedero e che ancora oggi risulta particolarmente interessante:

La trasformazione digitale implica l’uso della tecnologia per migliorare radicalmente le prestazioni o la portata delle imprese.

Tale definizione risulta particolarmente interessante per capire come al solito in Italia e in gran parte di Europa non si sia capito una beata mazza!

Molte aziende infatti hanno interpretato negli anni il processo di trasformazione digitale dotando per esempio i propri dipendenti di dispositivi mobili o creando semplicemente delle infrastrutture cloud per archiviare i loro file.

Sarebbe di conseguenza molto semplice per me affermare che questa non è trasformazione digitale, ma proviamo ad essere concreti. Come facciamo a sapere se abbiamo effettivamente iniziato un processo di trasformazione digitale e se stiamo andando nella direzione giusta?  

Le 3 componenti della Digital Transformation

Esistono nella recente letteratura tre misuratori e indicatori di trasformazione digitale e comunemente vengono definite le 3 componenti della digital transformation:

  1. I processi
  2. Le operazioni
  3. I rapporti con i clienti

Trasformazione dei Processi

Partiamo dal primo punto. Mi faccio sempre delle domande quando entro in aziende dove i dipendenti fanno ancora affidamento su armadi per carta, penna e archivio. O in altre aziende, all’interno delle quali le persone comunicano tramite e-mail e telefoni cellulari. 

Una trasformazione digitale che si rispetti significa implementare tecnologia e processi completamente nuovi . L’invio di un ordine di acquisto via e-mail non è una nuova procedura; è semplicemente un modo più moderno di fare qualcosa che hai sempre fatto. L’automatizzazione dell’invio di un ordine di acquisto invece lo è.

Lo è perché fa risparmiare tempo. Perché potrai allocare i tuoi dipendenti su altre mansioni. Perché migliorerà la tua efficienza aziendale e la tua customer satisfaction.

Trasformazione delle Operazioni

Passiamo al secondo punto, quelle delle operazioni. Una volta mi è capitato di entrare in un’azienda che aveva un mono fornitore, non per convenienza ma per pigrizia. Mi chiamò raccontandomi che il fornitore era in difficoltà e si era trovato sguarnito, non avendo altri rapporti commerciali.

Cosa sarebbe successo se avesse avuto qualcuno che gli consigliasse per tempo che quella strategia commerciale era pericolosa? E se avesse implementato un sistema che gli consentiva automaticamente di monitorare i fornitori per il singolo prodotto? E se si fosse collegato automaticamente al loro listino prezzi?

Innanzitutto l’imprenditore non si sarebbe trovato in difficoltà, dovendo ricorrere ad un nuovo contatto commerciale sul quale non ha storico.

Inoltre non avrebbe perso tempo nel cercare manualmente altri fornitori e ricordiamocelo sempre: il tempo è denaro.

Infine avrebbe ottenuto maggiori marginalità derivanti dall’acquisto automatizzato nei confronti del fornitore più conveniente del momento.

Niente più telefonate, perdite di tempo e risorse allocate. Automatizzazione dei processi, certezza degli accordi ed indipendenza di posizionamento.

Trasformazione dell’esperienza del cliente

Proviamo ad ammettere che nei primi due punti, con un colpo di coraggio e con un po’ di culo nell’aver scelto la giusta agenzia di consulenza (non tuo cugggino), sia relativamente semplice notare l’impatto di una trasformazione digitale sui propri processi e operazioni. 

Tutto si complica invece quando si parla di esperienza della clientela e sua soddisfazione.

Tuttavia, le trasformazioni digitali hanno un impatto enormemente significativo su come i clienti interagiscono con la tua azienda e su come percepiscono tali interazioni. 

Ti sei per esempio mai chiesto perché acquisti da Amazon? Se ti stati rispondendo per i prezzi, hai toppato. Amazon ha prezzi oggi mediamente più alti della media dei competitor. Tu acquisti da Amazon per la soddisfazione cliente, soprattutto post vendita, che hai accumulato nelle esperienze più negative.

Cosa succede per esempio quando un tuo cliente non riceve un ordine o lo vuole rendere? Se hai un sistema automatizzato, in pochi minuti verrà completata la richiesta ed in pochi secondi verrà confezionata la risposta finale.

Se non lo hai, un tuo dipendente dovrà manualmente rispondere all’email e dopo ore non avrà ancora risolto definitivamente il problema, perché dovrà attendere e smistare per esempio il codice di tracciabilità.

I vantaggi della trasformazione digitale per il tuo business

Analizzate sommariamente le 3 componenti della Digital Transformation, possiamo affermare che intraprendere un percorso di trasformazione digitale offre 4 vantaggi:

  1. Aumenta la precisione
  2. Migliora la velocità
  3. Riduce i costi
  4. Rende la tua azienda più efficiente

Ma se così è non si può prescindere dal parlare e rendere misurabile il RoI (ritorno dell’investimento. Questo è un passaggio che approfondiremo in uno dei prossimi articoli. Perché forse è un indicatore rappresentativo di come applicare la digital transformation e come invece NON applicarla.

Aloha!

Digital Transformation: cos’è, ma soprattutto cosa non è?

Molti parlano di Digital Transformation, ma siamo veramente certi di aver centrato il punto?

Proverò a smontare tutto il fumo negli occhi che vi buttano!

Ho pensato a come iniziare questo articolo sulla Digital Transformation per molto tempo. In primis perchè è il primo articolo del neonato blog di BiscuitWay; in secundis perchè il tema è figo e le cose fighe di solito hanno bisogno di espressioni fighe.

Poi ho capito che le cose fighe di solito le fanno i markettari e se ho imparato una cosa negli anni è che a volte ciò che viene più difficile è andare al succo.

Quindi niente segreti del successo, niente strumenti di cui non ti aveva parlato nessuno e neanche formidabili consigli che ti spiegheranno quale libro leggere (corredato di invito all’acquisto su Amazon con tanto di affiliazione) in modo da diventare immediatamente l’innovatore di te stesso o della tua azienda o… del tuo condominio.

Cosa non è la Digital Transformation

Rompiamo il ghiaccio. Rispondiamo in maniera secca su cosa la Digital Transformation NON è. La Digital transformation non è un sito web alla Italiaonline (a proposito, simpaticissima la pubblicità), non è neanche un e-commerce, non è un gestionale wow. Non è per niente l’apertura della vostra fantastica pagina aziendale su Facebook o LinkedIn. No, vi assicuro. Non vi cagherà nessuno.

La fortuna e la sfortuna del web è che è necessario esserci ma ciò non è sufficiente per farvi trovare. Ed anche se vi trovassero, non è detto che ciò sarebbe utile al vostro business, anzi.

Cos’è la Digital transformation

Ma proviamo a dire cosa è la Digital Transformation. Per me la Digital Transformation è un cambio di visione e di approccio, detto figo figo un cambio di mindset.

Facciamo un esempio pratico e non patinato. In Italia circa il 76% delle imprese sono PMI (quindi l’universo intero a partire dalle microimprese per passare alle piccole e alle medie). Ma proviamo ad immaginare il caso di un commerciante.

Uno di quelli che per 20 anni ha alzato la sua saracinesca, ha acceso le luci, ha lavorato dentro una bottega di 36 mq contati e aspettato pazientemente i suoi clienti.

Ecco, quest’uomo, quest’eroe dei tempi moderni (e non scherzo!) oggi non ha bisogno di un sito web. Ha bisogno di aprire la sua mente a nuovi paradigmi di crescita del suo business; di qualcuno che lo aiuti a rilevare le sue potenzialità e criticità; di qualcuno che analizzi con lui di cosa ha veramente bisogno per ridurre i costi e aumentare i profitti.

Partiamo quindi da alcuni concetti base. La Digital transformation non può prescindere dal concetto di innovazione. E via con la prima citazione più che onesta:

Digital Transformation: Non solo fare cose nuove, ma anche fare quelle vecchie in modo nuovo
L’innovazione può essere la strada. Ma ricorda che innovare significa non solo fare cose nuove, ma anche fare quelle vecchie in modo nuovo (Javier Goyeneche)

L’ottimo Saverio, come amiamo chiamarlo in momenti conviviali, ha secondo me centrato il punto. Molti hanno parlato del digital, del web e dell’innovazione come il Paese dei Balocchi e in questi anni ci hanno anche fatto un bel po’ di quattrini.

Ma io ricordo molto bene che fine hanno fatto Lucignolo e Pinocchio, come so molto bene che fine hanno fatto quegli imprenditori che si sono tuffati senza criterio in questi processi.

Dopo la corsa all’innovazione, gli imprenditori e professionisti scottati da investimenti senza utilità né ritorno hanno mollato la presa e si sono rintuzzati nei loro gusci tradizionali, come fa un innamorato tradito.

Digital Tranformation e canali tradizionali

D’altra parte i canali tradizionali sono sempre funzionati, perché abbandonarli?

È proprio questo il punto, NON bisogna farlo. La Digital Transformation che si rispetti non trasforma niente che funzioni già bene. La Digital Transformation va ad intervenire solo su ciò che va veramente ottimizzato o sulla creazione di nuovi canali di vendita e/o distribuzione e/o ottimizzazione dei processi aziendali.

Ma sia chiaro, la bussola della Digital Transformation la deve tenere in mano sempre l’imprenditore o il professionista. Va bene che sia aiutato, supportato, indotto. Non va bene che la subisca, perché non modificherebbe il famosissimo e fighissimo mindset.

Le 4 fasi della Digital Transformation

Quindi in realtà come possiamo dividere la trasformazione digitale di un’azienda? Direi in 4 step:

  1. Analisi accurata della storia dell’azienda, del suo mercato di riferimento, del suo posizionamento, delle caratteristiche organizzative, delle cosiddette buyer personas, degli attuali canali di vendita e/o distribuzione;
  2. Individuazione delle potenzialità inespresse, delle criticità, delle opportunità emergenti
  3. Pianificazione degli ambiti di azione con obiettivi realistici di RoI (ritorno dell’investimento)
  4. Execution, ovvero la realizzazione di quanto progettato

In questo articolo introduttivo al tema, ho fatto lo sforzo di scomporre la transformation dal digital. Nei prossimi articoli lo ricomporrò spiegando perché non si può oggi prescindere dagli strumenti digitali.

Aloha!