Nell’era di TikTok ha senso avere un blog aziendale?

TikTik non è solo un’app frivola dove si devono fare i balletti per emergere

Lo sappiamo tutti, TikTok è nata come piattaforma per creare video musicali, video divertenti utilizzando la sincronizzazione labiale e trend per ballerini provetti. La pandemia da Covid-19 ha aiutato l’app a crescere poiché, parliamoci chiaro, sempre più persone cercavano qualcosa da fare mentre erano bloccate a casa e si divertivano facendo video anche abbastanza demenziali. Non è un caso che nel 2020 è stata l’app più scaricata al mondo. Lo so, speravi fosse l’app di National Geographic e invece abbiamo preferito l’app dove è nato il “parlare in corsivo“.

Per la maggior parte utilizzata da persone di età inferiore ai 30 anni, TikTok è una piattaforma di condivisione di video che lascia incollati allo schermo con musica e danza che incoraggia la partecipazione e l’imitazione. Vista così, per molte persone sembra una stupidissima perdita di tempo, ma ne siamo sicuri?

Al di là dello stile degli albori, l’app ha rivelato di avere più profondità di quanto inizialmente sembri. TikTok è diventato un luogo in cui imparare, diventare politicamente consapevoli, accrescere le proprie skills e scoprire cose nuove su se stessi e la propria salute mentale e fisica. Piccole pillole che in pochi frame creano grande engagement. Devo dirlo, molti creator hanno messo su delle community interessate e attive che si scambiano tutto il giorno informazioni e feedback a suon di video-risposta e stitch.

Detta così sembrerebbe che non hai bisogno di un blog sul tuo sito, ma ti basta creare un bel personal branding su TikTok per creare la tua strategia di comunicazione. Mi dispiace, non è così!

Blog o social media, questo è il dilemma!

Questa riflessione a mio avviso necessita di una vena shakespeariana perché, per cercare di dare una risposta agli annosi misteri della vita da marketer, fare affidamento a chi dello scrivere ha fatto il suo successo è sempre una buona idea. E considerato che il blog lo curo io, allora scelgo io a chi fare omaggio: per questa volta l’italico poeta vate, sempre citato in ambito di scrittura creativa per la pubblicità, non lo scomodiamo.

Saltanto questa digressione letteraria che distrae il lettore dal vero focus di questo articolo, andiamo subito al dunque: il blogging è morto?

Non giriamoci troppo intorno. La risposta è un sonoro e fermissimo “NO!”.

Pensiamoci: perché scrivo un articolo per rispondere a una domanda che mi rivolgono troppo spesso? Non bastava un post sul profilo Instagram di Biscuitway? O un video pillola su TikTok? Beh, se dovessi spiegarlo con un’immagine, posterei sicuramente questa:

Google ricerca meglio un blog o un profilo social media

Agli addetti ai lavori sembrerà tutto chiaro, agli altri forse un po’ meno. Una caption di massimo 2200 caratteri, spazi compresi, basterebbe a spiegare in modo completo ciò che voglio dire? Forse no, già ne ho scritti ben 2826 e ancora non siamo che all’inizio del ragionamento.

Tuttavia, qualora ci riuscissi, quanti cliccando su “altro” la leggerebbero per intero? E quanti, invece, scrollerebbero in cerca della foto successiva dopo pochi secondi? Oh, sia chiaro, prima di essere fraintesa, sono una fan delle caption lunghe sui social, ma qui è tutta un’altra storia.

Torniamo a noi, mi metto a lavorare di buona lena e, sebbene io abbia già superato le leggendarie 300 parole in questo articolo, cercherò di fornire una risposta più esaustiva per tutti.

Blog o social media: qual è meglio per il tuo business?

Che tu ci creda o no, creare un blog è ancora da considerare una scelta strategica per la tua azienda, anche se sei presente sui social media e, magari, hai anche un gran successo.

Quando si è indecisi se puntare sui social media o su un progetto di blog, la risposta è probabilmente sempre quella che ti aspetti: usa entrambi!

Perché? Spesso si tratta di confrontare diversi aspetti di una strategia di marketing complessiva. Nel mio lavoro di digital marketing strategist mi sforzo di convincere i miei clienti ad avere una visione omnicanale della comunicazione, invece che limitarsi all’uno o all’altro.

Una premessa però è obbligatoria: è chiaro che alcune aziende trarranno maggiori benefici da un tipo di strategia rispetto che dall’altra. Tutto dipende dal tipo di attività e in quale settore opera l’azienda.

Dunque, più che “quale scelgo tra le due strategie?”, la vera domanda è “in quale delle due strategie investo di più e in quale di meno?”.

Per proseguire nel ragionamento abbiamo bisogno di fare un passo indietro. Con l’aiuto degli amici di We Are Social, che ogni anno nel loro report registrano i trend e i comportamenti dalla popolazione mondiale in abito digital, diamo una risposta concreta alla domanda “perché usiamo internet?”.

perché si usa internet per cercare informazioni

Intenet per il 57% dei casi viene utilizzato per cercare informazioni e dare risposte alle proprie domande. Ergo, sia i social media che il blog possono essere degli strumenti utili per questo scopo, ma con gradi di approfondimento sul tema diversi.

Differenza tra Social Media e Blog

Non nascondiamoci dietro a un dito: la popolarità dei social network sta solo crescendo e non essere presenti significa decidere di non comunicare con il nostro pubblico. I social media consentono di indirizzare i messaggi a gruppi specifici, consentendo il targeting geografico e dispongono di strumenti che consentono di comunicare al tuo pubblico con un contenuto multimediale diretto e immediato di facile comprensione. Pensa a tutti i video di TikTok o di Instagram: ne scrolliamo tantissimi in continuazione e magari ci soffermiamo qualche secondo in più su quello che attrae la nostra attenzione per via di una introduzione accattivante.

Questo canale diretto con il tuo target fa sì che la velocità di ottenimento di feedback è sbalorditiva. Se vuoi immediatamente avere una critica costruttiva su un’idea o vuoi avere una risposta ad una domanda, i social media risultano inevitabilmente lo strumento più veloce in assoluto. Ciò ti aiuta a raggiungere più velocemente il Product Market Fit, facilita la comunicazione con i clienti e aumenta la brand awareness.

tiktoker born to be wilde

D’altro canto, gli articoli sui blog molto approfonditi possono aiutare i potenziali clienti a risolvere i loro problemi, cosa che non può essere raggiunta attraverso post sui social media che tendono ad essere più brevi e meno descrittivi.

Quando un cliente trova la risposta ai suoi dubbi sul tuo blog, si convince che inevitabilmente sai come risolvere il problema perché hai dimostrato competenza sul campo, dunque, si fida e ti rispetta come esperto del settore. Di fatti, oltre la semplice lettura di un post sul blog, il blogging trasformerà il lettore in lead, aumentando le potenziali vendite del tuo prodotto o servizio.

Nel tempo, verrà stabilita una grande rete, poiché le persone visualizzeranno il tuo sito come più di un normale blog, ma rappresenterà una linea diretta con “l’esperto” o “l’azienda di cui si fida”. I migliori blog rispondono alle domande più comuni dei loro clienti. Se a queste domande si risponde costantemente attraverso, la credibilità dell’azienda aumenterà.

Ovviamente tutto si lega alla SEO che risulta essere sempre più importante per i siti web e gli e-commerce. I motori di ricerca, come Google, vogliono fornire i risultati più utili all’utente. Quando scrivi blog approfonditi, Google prende nota di qual è l’intento di ricerca dell’utente e fornisce i risultati in base all’alta qualità che offrono i siti web contenenti quelle informazioni, favorendo la possibilità di generare traffico dalle ricerche.

Lo creo o no il blog? La risposta definitiva

Blog e social media sono due forme di comunicazione online che servono a scopi diversi, ma legati tra loro offrendo vantaggi unici. Il blog è un ottimo modo per affermarti come un’autorità e monetizzare i tuoi contenuti, mentre i social media sono un ottimo modo per raggiungere un pubblico vasto e diversificato in tempo reale.

Vuoi anche tu una strategia di comunicazione che comprenda Social Media e Blog? Contattami!

Omnicanalità: il modo giusto per farsi conoscere online 

Eccoti qui! Hai da poco messo online il tuo e-commerce e vorresti che tutti gli sforzi, finanziari e cognitivi per generare ottime performance sulla piattaforma venissero ripagati con una cascata di vendite. Hai tutto ciò che ti serve: il sito è esteticamente bello, il design è funzionale, i prodotti da te venduti sono perfetti ma le visite al sito sono sporadiche e casuali.

Abbiamo un gran bel problema!

Non basta mettere online uno shop, creare le pagine social e sperare che qualcosa accada!

Affinchè quanto auspicato da ogni imprenditore del mondo digital possa avvenire, è importante attuare una strategia omnicanale che metta a sistema e valorizzi tutti i mezzi di comunicazione presidiati dal brand nel modo giusto.

Secondo alcuni dati dell’Osservatorio Omnichannel Customer Experience emerge che:

il 70% delle grandi e medie aziende considera l’omnicanalità la modalità migliore per lo sviluppo strategico del business. 

Cosa vuol dire Omnicanalità in un business online

La parola inglese “Omnichannel”, in italiano Ominicanalità, identifica in modo olistico il concetto di customer experience costruito partendo dalla conoscenza del customer journey.

Negli ultimi anni, l’esperienza del cliente, si è evoluta da mere strategie di marketing utili a massimizzare le vendite ad una visione d’insieme che comprende customer care, retail, logistica e supply chain.

Per capire davvero il concetto di omnicanalità bisogna prima focalizzarsi su quello di customer experience. L’esperienza del consumatore si concretizza attraverso tutte le interazioni che questo ha con il brand attraverso la comunicazione istituzionale, l’esperienza di consumo e il confronto sociale. Emerge così un concetto astratto strettamente personale che coinvolge il cliente emotivamente, razionalmente, sensorialmente e fisicamente. 

Chiarito il concetto di “esperienza del consumatore” e analizzati i fattori che la determinano, può essere introdotta la definizione di omnicanalità attraverso le puntuali parole di Inside Marketing:

Omnicanalità è il termine usato per far riferimento alla gestione sinergica di tutti i punti di contatto tra l’azienda e i clienti (online e offline) che devono essere interconnessi tra loro. Si punta a fare in modo di fornire un’esperienza ottimale di contatto con il brand, priva di interruzioni e totalmente incentrata sul consumatore”.

Da tale assunto emerge come questa delicata pratica coinvolge sinergicamente tutti i touchpoint utilizzati dall’azienda per raggiungere il cliente, ovvero gli asset che l’azienda ha a disposizione per sviluppare un legame saldo con il cliente il più duraturo possibile. Questi strumenti si dividono in 2 categorie:

  • fisici come retail, call center, centri assistenza;
  • online come social media, mobile app, sito web e e-commerce.

Emerge così che il fattore differenziale fra una strategia di marketing ben fatta e una strategia di marketing eccellente passa dalla gestione integrata di questi canali.

Questa nuova visione nasce da una forte consapevolezza dei differenti mezzi di comunicazione e delle loro potenzialità, passando da una gestione ottimizzata ad un integrata. Emergono così i concetti di multicanalità come l’uso combinato di più canali e cross-canalità che prevede lo sviluppo di progetti integrati su più canali generando una customer experience che valorizza due o più touchpoint diversi. 

Una strategia di marketing omnicanale consente di aumentare il numero di potenziali clienti intercettando e convertendo un numero maggiore di consumatori durante tutti gli step del customer journey.

Le iniziative intraprese partono tutte da un approccio data driven facendo sì che le azioni attuate vengano suggerite e prendano spunto dalle abitudini di fruizione attuate fino a quel momento dagli utenti. Nella realtà, attualmente, sono poche le aziende che utilizzano sistemi di automazione e personalizzazione delle iniziative di marketing omnicanale. 

In ottica retail, l’omnicanalità può essere vista come un fattore competitivo. Ciò è ormai noto a tutti i rivenditori al dettaglio che, da quando il digitale ha stravolto le nostre abitudini di consumo, sono impegnati a riformulare la loro proposta commerciale attraverso un’integrazione sinergica di tutti i canali. 

Benefici offerti di una strategia omnicanale

L’omnicanalità impatta su tutte le business units di un’organizzazione generando benefici diffusi per l’intera organizzazione. 

Le aree aziendali maggiormente coinvolte, nella pianificazione e nei benefici, sono quelle che presidiano “l’ultimo miglio” instaurando una relazione con il cliente. Emerge così che i soggetti maggiormente coinvolti in tali attività sono quelli che lavorano nei reparti marketing e comunicazione, vendite, crm e customer care. Questi, più di altri, riescono ad esercitare un controllo diretto sull’esperienza del cliente avendo un impatto determinante su quest’ultima. 

I benefici emersi dalle attività virtuose di tale tipo generano: un incremento di vendite e ricavi; un’ottimizzazione dei costi e dei processi interni; un miglioramento della lead acquisition in termini di volume di contatti generati e di costo per contatto, una maggiore soddisfazione di consumatori e dipendenti, un maggiore tasso di coinvolgimento e loyalty dei clienti, un miglioramento del livello di servizio. 

Omnicanalità data driven: una gestione puntuale delle iniziative di marketing

Utilizzare un approccio basato sull’analisi e lo studio dei dati rappresenta sicuramente un valore aggiunto per la gestione dell’Omnicanalità. I dati da estrapolare, organizzare e analizzare dovranno far riferimento a tutte le azioni che il cliente compie durante il customer journey. 

Da quando internet e la rete sono diventate pervasive in tutte le azioni che compiamo i nostri device producono una moltitudine di dati, ancora segmentati e poco uniformi, che lasciano un solco nel mondo del web e dell’ipertestualità digitale. Questi dati, venendo prodotti in volumi sproporzionati, andranno organizzati in base agli interessi e agli obiettivi perseguiti. Una volta razionalizzata la politica di raccolta e utilizzo dei dati, questi dovranno essere organizzati in archivi digitali che li cataloghino in modo puntuale ed efficace. Uno dei tanti database che possono agevolare tale lavoro è Hubspot strumento molto efficace in cui il team di Biscuitway crede molto, al punto tale da diventarne partner certificato.  

Tale modello può essere definito “data-driven” in quanto il consumatore e le sue abitudini vengono intercettati attraverso la raccolta, l’analisi e la valorizzazione dei dati rilasciati da quest’ultimo in tutti i momenti di contatto col brand. 

I tre passaggi necessari per sviluppare una strategia basata su dati puntuali certi sono: 

  • Data collection: in questa fase tutti i dati, primari e secondari, a disposizione dell’organizzazione vengono raccolti e integrati. I touchpoint attraverso i quali è possibile raccogliere dati sono: il punto vendita, il sito Internet, i canali di direct marketing, i sistemi informativi aziendali e dati acquistati da provider terzi.
  • Data Analysis: una volta raccolti i dati vengono analizzati ed elaborati al fine di ottenere nuovi insight che abbiano come focus gli obiettivi della corporate. Sarà così possibile generare un overview generale sul consumatore. Le analisi possono essere di vario genere dalle più semplici e meramente descrittive, alle quelle multivariate con l’utilizzo di algoritmi complessi. 
  • Data Execution: questo terzo step consiste nell’attivazione dei dati. Questi vengono consegnati alle diverse divisioni aziendali che li utilizzeranno per iniziative di comunicazione, marketing e vendita. Questi dati verranno anche usati per creare protocolli e regole utili ad attivare azioni specifiche su determinati target.

Tecnologie e strumenti Omnichannel

Da quanto appreso finora emerge come tale pratica sia sempre più centrale nelle imprese italiane. Le realtà più progredite che generano risultati soddisfacenti investono ogni anno una moltitudine di tempo e risorse nell’implementazione di attività e tecnologie di Customer Experience Management. 

In questi processi è necessario possedere tecnologie ed infrastrutture capaci di raccogliere ed elaborare grandi quantità di dati in tempi rapidi e con un altissimo livello di precisione.

I due strumenti che necessariamente dovranno essere utilizzati sono:

  • Customer Experience Management (CXM): strumenti e tecnologie utili alla gestione dell’esperienza del cliente monitorando le sue attività in tempo reale. Uno dei metodi più progrediti per sviluppare tutto questo è la Content Intelligence che consiste nell’analisi semantica dei contenuti per profilare gli interessi che il singolo individuo esplicita in rete.
  • Customer Relationship Management (CRM): strumento essenziale per gestire ed alimentare il rapporto con i clienti attuali e potenziali integrando i dati personali, autorizzati in ottica GDPR, con un’attenta reportistica di tutti i momenti di contatto fra il brand e il cliente. 

La tua Growth Agency può fare la differenza

Biscuitway vede i big data come il punto di partenza più prezioso per l’implementazione strategica delle operazioni nel mondo digital. 

All’interno del nostro team tutte le risorse hanno un approccio data-driven da mettere a disposizione dei nostri partner. Crediamo, inoltre, che presidiare il maggior numero di touchpoint in modo integrato e sinergico è il vero valore aggiunto di un’impresa e ogni giorno, spinti dall’amore per l’innovazione, lavoriamo per scoprire e padroneggiare tutti gli strumenti che possano aiutarti a raggiungere i tuoi clienti target. 

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Perché la landing page ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi di business!

Landing page cos’è e come usarla nel tuo business

La landing page, comunemente chiamata “pagina di atterraggio”, è uno degli strumenti più utilizzati nelle attuali strategie di digital marketing. Se ben realizzata e coerente con gli obiettivi di business della tua impresa, genererà entusiasmanti risultati in termini di raccolta contatti, richieste di preventivo e vendite online

Questa tipologia di pagine web permette di ottenere, in breve tempo, un alto tasso di conversione delle visite alla landing in richieste d’acquisto, facendo aumentare il ROI (ritorno dell’investimento).

A differenza degli altri touchpoint digitali, come ad esempio un sito web o un e-commerce multiprodotto, l’obiettivo di questo strumento è quello di ottenere contatti e vendite in un tempo breve attraverso un’unica Call To Action.

Cos’è una landing page?

Una landing page è una pagina web autonoma che si pone l’obiettivo di rispondere, nella maniera più esaustiva possibile, ad una precisa domanda o ad un bisogno specifico dell’utente. 

La cura dei dettagli, la sua specificità in materia e la concretezza nell’offrire la soluzione spingeranno il fruitore a compiere una determinata azione sulla pagina stessa. 

La landing page si configura come lo strumento più potente per una strategia di lead generation, ossia la generazione di nuovi contatti, ma è anche adatta alla vendita di un singolo prodotto. 

Due sono gli elementi caratterizzanti di una pagina di atterraggio:

  1. una comunicazione diretta fatta di messaggi semplici persuasivi che seguono paradigmi psicologici umani che spingono l’utente al compimento di un’azione;
  2. la facilità di misurazione dei risultati conseguiti attraverso un ritorno diretto e binario dell’azione sollecitata. 

Differenza tra una landing page e un sito web

La differenza tra la landing page e il sito web sta nell’obiettivo perseguito e nella varietà di informazioni veicolate.

Una landing page, come detto, ha l’obiettivo di intercettare un unico bisogno e le azioni che possono essere svolte su di essa sono limitate alla conversione diretta dell’utente. Su questa, solitamente, non esistono menù, gallery o blog. 

Il sito web, nonostante abbia come fine ultimo la vendita, offre una visione completa dell’azienda, risponde a svariati bisogni degli utenti, ha al suo interno, spesso, più di un prodotto o servizio e, ovviamente, contiene una moltitudine di ipotetiche azioni che possono essere compiute dal nostro utente. 

Infatti, se il sito si configura come il biglietto da visita di un’azienda generando un flusso di comunicazione orizzontale su tutte le aree di interesse del brand, una landing page, grazie alla sua rapidità di fruizione, genera nel breve periodo dei tassi di conversione maggiori

Se, una volta raggiunto l’obiettivo, la pagina web non viene integrata con un sito web si rischia di generare dei bias informativi che portano l’utente a non fidarsi più del brand. Questo avviene poiché la landing page rappresenta una vetrina monotematica che non informa, il consumatore, sull’identità dell’azienda alla quale si sta affidando.

Quando è necessario avere una landing page?

In una buona strategia di marketing, l’utilizzo di una o più Landing Page può rappresentare un buon trampolino di lancio di un prodotto o di un servizio.

Implementare una landing page può generare un salto di qualità nel tuo business quando, dopo aver individuato la tua clientela potenziale e i suoi bisogni, riesci a proporti come la risposta più adatta ai problemi del tuo target. 

Le migliori landing page post-clic solitamente hanno come obiettivi:

  • l’iscrizione alle newsletter;
  • un acquisto;
  • il download di contenuti premium gratuiti;
  • l’aggiornamento a un prodotto o servizio superiore.

Ottimizzazione della landing page post click

Il traffico di utenza che atterra sulla pagina è generato solitamente da una campagna a pagamento sui Social media o sui motori di ricerca. In tal caso si parla di pagine post clic, ovvero costruite per garantire che il click sull’annuncio generi la massima conversione possibile.

Per far ciò, è necessario che il messaggio dell’annuncio sia ben construito e motivi l’utente a cliccare per atterrare in una pagina web che sia più aderente e vicino possibile alle sue aspettative.

Solo per fare un esempio, la landing page può essere usata come destinazione di un annuncio a pagamento posizionato sul motore di ricerca Google. In questo caso, il tuo potenziale cliente, cercando su Google la soluzione al suo problema, si imbatterà nella tua pagina web che gli proporrà una risoluzione immediata e semplice. Per tale ragione sarà ben felice di acquistare il servizio offerto dalla tua azienda o di lasciarti i suoi dati per ricevere una proposta d’acquisto.

I motivi per cui hai bisogno di una landing page per il tuo business

Attraverso la landing page generi facilmente lead! Troppe aziende inviano e-mail, sponsorizzano sui social media e acquistano traffico di ricerca per far atterrare gli utenti nelle loro home page per generare nuovi contatti, ottenendo una grande dispersione. Per acquisire questi lead sarà più semplice se verranno destinate a pagine web mirate.

Le offerte di marketing e le pagine di destinazione vanno di pari passo: attraverso la landing dai alle tue offerte un posto dove gli utenti hanno informazioni mirate per qualcosa di loro interesse. Inoltre, ogni volta che un lead completa un modulo di conversione su una pagina di destinazione, riesci a raccogliere informazioni preziose sui tuoi clienti, per capire quali tipi di visitatori o prodotti stanno convertendo meglio.

Le varietà di Landing Page

Le varietà di landing page realizzabili sono due e differiscono in base all’obiettivo che perseguono.

Squeeze Page

Una Squeeze Page è una landing page molto breve, al suo interno viene offerta una risorsa gratuitamente (una guida, un ebook, un buono sconto) in cambio dei dati dell’utente. 

Questa tipologia di pagina è utile ad intercettare utenti non ancora pronti all’acquisto ma che si stanno informando sull’argomento. 

Pur non essendo propenso a concludere l’acquisto, l’utente è disponibile a lasciarti i suoi dati in cambio di una asset utile e di qualità. 

I leads prodotti da tale landing andranno poi contattati con altri strumenti; il consumatore andrà ingaggiato, informato e coinvolto fino al momento dell’acquisto. 

Sales Page

La Sales Page è una landing page di media lunghezza con un obiettivo prettamente commerciale: la vendita diretta. 

Attraverso una campagna targettizzata, si intercetta un traffico propenso all’acquisto e lo si mette nelle condizioni di concludere l’operazione in pochi passaggi. 

Come realizzare una landing page efficace

Prima di realizzare una landing page efficace, sarà necessaria un’analisi strategica che definisca il target da coinvolgere, quale bisogno o problema si cerca di risolvere, punti di debolezza e obiezioni che possono scaturire durante l’utilizzo.

Conclusa tale analisi si potrà procede con la realizzazione della pagina rispettando i principi del neuromarketing e della comunicazione persuasiva. In tal modo la landing page sarà in grado di rispondere nel miglior modo possibile al bisogno intercettato. 

Le aree tematiche sulle quali prestare maggiore attenzione sono: 

  • Above the fold (prima sezione della pagina): da questa dipende gran parte del successo della landing page. Dovrà essere immediatamente chiara la Unique Value Proposition (o beneficio differenziale) che offriamo all’utente. Gli elementi cruciali sono: i titoli che dovranno essere chiari, brevi e concisi; i sottotitoli che devono promuovere il valore differenziale dell’offerta; la call to action attrattiva e le immagini dalla forte carica empatica. 
  • Testi chiari e concisi: i testi della landing page dovranno essere suddivisi in paragrafi brevi ed esaustivi. Uno dei modelli da seguire per la stesura dei testi è il noto modello AIDA (attenzione, interesse, desiderio, azione). Ricordati che l’obiettivo della tua landing è quello di intercettare il traffico attorno ad una tematica, sarà quindi necessario nella stesura dei testi l’utilizzo delle keywords adatte e di uno stile di scrittura SEO oriented
  • Evitare le distrazioni: il focus di tale strumento è far compiere un’unica azione all’utente. Andrà quindi evitato l’inserimento di elementi disturbanti quali menù o banner pubblicitari. 
  • Form di contatto: il modulo di contatto, dove l’utente lascerà i suoi dati deve essere ben in evidenza. Questo dovrà constare solo dei campi strettamente necessari all’erogazione del servizio. Il tasto per inviare i dati dovrà essere “parlante” motivando l’utente all’azione, non basterà limitarsi ad un semplice “invia”. 
  • A/B test: effettua periodicamente delle analisi avanzate di ciò che avviene sulla tua landing page. Da queste analisi emergeranno dati importanti per l’ottimizzazione della pagina, in tal modo il tasso di conversione sarà in continua crescita. 

BiscuitWay grazie alla sua esperienza e al suo approccio da Growth Agency sarà il valore aggiunto durante la realizzazione, il lancio e l’ottimizzazione della tua landing page!


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SEO per E-commerce: non trascurare nessun particolare

Perché la SEO è così importante per il tuo e-commerce?

Chi mi conosce lo sa: non sono mai stata una persona che ama i giri di parole, ben che meno quando si parla di cose serie su cui credo fermamente come la SEO. E con la schiettezza che da sempre mi contraddistingue ti dico:

Non basta mettere online un e-commerce per far sì che la gente trovi i tuoi prodotti online e li acquisti.

Ebbene sì. Se Gerald Butler svelava al mondo “la dura verità” delle relazioni amorose nell’omonima commedia del 2009, oggi è il mio turno: raccontare quali sono i veri segreti che spingono i motori di ricerca ad “amare” le schede prodotto del tuo e-commerce o metterle nella temutissima friendzone.

Abbiamo parlato negli articoli precedenti di quanto sia importante la presenza online per e-commerce e illustrato i 7 passi fondamentali per la sua creazione. Adesso è arrivata l’ora di fare sul serio!

Migliorare il posizionamento del tuo shop sul web è possibile.

“Venghino signore e signori, qui non c’è trucco e non c’è inganno!”

Ah, la SEO, questa sconosciuta! Ma cosa significa questo acronimo?

Quando parliamo di Search Engine Optimization, ci riferiamo a tutto l’insieme di operazioni mirate ad ottimizzare un sito e a fare in modo che si posizioni nel modo migliore possibile sui motori di ricerca al fine che l’utente possa trovare risposte alle sue domande tramite il tuo sito web. In soldoni, una strategia SEO vincente che ti permette di acquisire maggiore visibilità per il tuo target di riferimento in base a quello che tecnicamente si chiama intento di ricerca.

Come la SEO può garantirti il successo

Prima di parlare dei passi necessari per rendere visibile il tuo shop online, vediamo perché fare attenzione alla SEO può aiutarti nelle strategie che stai attuando per far decollare il tuo business.

Una pianificazione del tuo e-commerce in ottica SEO ti permetterà di ottenere diversi benefici:

  • generare traffico;
  • migliorare la brand awareness;
  • raggiungere fette di target sempre più ampie;
  • aumentare la visibilità del tuo shop e delle schede prodotto;
  • incrementare il volume delle vendite.

Bello, bellissimo, meraviglioso, ma… non cadere nella trappola!

Ricorda, quando si parla di SEO non si tratta di un processo che darà i suoi frutti dall’oggi al domani, ma che al contrario richiede diverso tempo, costanza e pazienza al fine di far guadagnare punti al tuo shop rispetto ai tuoi competitor nelle SERP di ricerca.

Date queste ragioni è necessario non fare dei passi falsi e seguire una strategia ben precise.

backlink seo

SEO per il tuo shop online?

Andiamo al sodo! Ecco 7 consigli da tenere ben a mente se vuoi iniziare a lavorare sulla SEO per il tuo e-commerce!

  1. Le keyword sono fatte per essere usate

La keyword research è uno dei passi più importanti, oltre ad essere un indicatore utile per capire cosa cercano i tuoi potenziali clienti.

Sono tre i principali fattori da considerare quando si è alla ricerca di keyword valide:

  • Volumi di ricerca: ci aiuta a capire quante volte una determinata parola chiave è stata cercata in un mese;
  • Rilevanza: dà una misura della salienza di una keyword per lo shop online;
  • Concorrenza: fornisce un’idea della presenza di keyword online che competono con quella selezionata.

La mossa vincente? Focalizzarsi su un target precis, per avere più possibilità di posizionarsi in modo ottimale nelle ricerche e portare quante più conversioni possibile.

Le long-tail-keyword possono essere di grande aiuto: si tratta di parole chiave molto specifiche che aiutano il cliente a trovare esattamente ciò che cerca, definendo il campo di ricerca.

All’interno dell’e-commerce, è importante che le keyword contengano al loro interno delle parole che si riferiscono al tipo di prodotto o servizio offerto.

Per questo motivo, descrizioni di schede prodotto e inserzioni sul tuo e-commerce dovranno essere formulate in ottica SEO, facendo sapiente uso delle keyword funzionali ai tuoi scopi.

Una strategia valida è quella di fare uso della geolocalizzazione delle keyword: si tratta di inserire, oltre al prodotto o al servizio che offri, anche un’indicazione geografica. Questo perché la maggior parte degli utenti molto spesso è portata a cercare nelle vicinanze della propria abitazione o del luogo di lavoro.

  1. La struttura del tuo sito web ti aiuta a mantenere i clienti sullo shop

Progettare un sito web è un’operazione delicatissima da cui dipenderà la buona riuscita dell’e-commerce.

La struttura del tuo shop online dovrà essere quanto più piatta possibile, in modo che ogni pagina sia immediatamente raggiungibile dalla home page.

La presenza di link interni in grado di indirizzare l’utente da una pagina all’altra del tuo shop è una risorsa che non va sottovalutata. A questo proposito sul tuo shop online sarà importante che ci siano link tra i prodotti o i servizi offerti.

Attenzione a non esagerare creando collegamenti forzati tra pagine, che potrebbero avere l’effetto contrario, allontanando il cliente dal tuo sito.

  1. Ottimizza il tuo URL per rendere il tuo e-commerce SEO Friendly

Per ottimizzare il posizionamento del tuo e-commerce non puoi assolutamente trascurare l’URL. Il tuo URL dovrà essere progettato in ottica SEO, in modo da fornire indicazioni riguardo la pagina web, il genere di prodotto o servizio e la categoria di cui fa parte.

Un URL SEO friendly permetterà ai motori di ricerca di indicizzare al meglio il tuo sito e ai visitatori di ricordarlo con facilità.

Un accorgimento di vitale importanza è quello di evitare di inserire caratteri che potrebbero risultare poco comprensibili, prediligendo al contrario la semplicità e la chiarezza.

Oltre agli URL è importante focalizzarsi sui breadcrumbs o “briciole di pane”. Di cosa si tratta?

I breadcrumbs sono dei link di navigazione che riproducono il percorso disegnato dal sito web e consentono all’utente di capire dove si trova.

Grazie a loro, l’utente può condurre la navigazione sul sito individuando subito dove deve andare a cliccare per raggiungere i suoi scopi. Il risultato è la drastica diminuzione della frequenza di rimbalzo e la permanenza sul tuo e-commerce di possibili clienti.

  1. La rapidità di caricamento è un fattore che non dovresti sottovalutare

Aspettare non piace a nessuno, lo sappiamo.

Per questo motivo un visitatore che attende troppo a lungo il caricamento di una pagina, molto probabilmente sceglierà di abbandonarla per rivolgere la sua attenzione altrove.

Il tempo medio di caricamento non dovrebbe superare i 3 secondi: oltre questo intervallo temporale, almeno il 40% dei tuoi potenziali clienti uscirà dal tuo sito per andare a visitare quello dei tuoi competitor!

  1. Originalità per attirare il tuo pubblico

Non ci si stanca mai di ribadire l’importanza di contenuti di valore e non duplicati. Quella che potrebbe sembrare un’operazione banale è in realtà pane per copywriter professionisti.

I contenuti duplicati non piacciono particolarmente a nessun motore di ricerca, per cui sarà meglio evitare di copiare contenuti presenti su altri siti, preferendo invece altri che si adattano perfettamente al tuo shop.

Ancora una volta, dare un tocco personale ti premia.

Uno dei suggerimenti migliori a tal proposito è quello di tenere un blog. Grazie ad un blog non solo potrai stabilire un legame con il tuo target, ma utilizzando keyword strategiche darai maggiori opportunità al sito di posizionarsi.

Non sai che contenuti trattare? Scrivere articoli per rispondere a domande e risolvere i problemi dei visitatori, fornendo soluzioni valide, è una strategia sempre utile che porterà le persone a tornare con frequenza sul tuo sito in cerca di consigli.

Naturalmente assicurati che si tratti di argomenti di interesse reale!

  1. Analizza il traffico sul tuo e-commerce

L’analisi del traffico organico permette di ottenere interessanti informazioni sui visitatori del sito.

  • Da quale motore di ricerca sono arrivati?
  • In quanti sono?
  • Come si comportano una volta all’interno del sito?

La variazione di traffico organico dai motori di ricerca è lo strumento più efficace per capire se la tua strategia SEO ha dato i risultati sperati.

Google Analytics è un tool che può rivelarsi molto utile nel monitoraggio del tuo e-commerce. Ma se non sai leggere, interpretare i dati e pivotare la strategia, se è necessario, non serve a molto!

  1. Per gestire bene un e-commerce hai bisogno di esperti

Parliamoci chiaramente: gestire un e-commerce è un’attività che richiede uno sforzo e delle competenze che solo dei professionisti con una formazione a 360 gradi possiedono.

Passaggi come lo studio del comparto, l’analisi delle SERP, il planning strategico non si improvvisano dall’oggi al domani.

Biscuitway è in grado di darti tutto il supporto necessario per avviare il tuo e-commerce dalla A alla Z! Investi per il tuo successo futuro: contattaci e saremo felici di aiutarti.

Digital marketing: perché la tua azienda ne ha bisogno?

Perché dovresti attuare una strategia di digital marketing per la tua azienda?

Se hai aperto questo articolo, probabilmente ti starai chiedendo perché la tua azienda ha bisogno di una strategia di digital marketing.

Quali benefici possono derivarne? Quando si dispone già di una buona strategia di marketing tradizionale è fondamentale riprodurla sul web?

La risposta a questi interrogativi è molto semplice: il marketing tradizionale offline non basta più.

Questo ovviamente non implica un abbandono di tutte le strategie di marketing che non siano digitali! Piuttosto è necessario un cambio di prospettiva, oltre alla consapevolezza che, per fare del buon marketing, entrambi gli approcci (digitale e non) sono necessari.

Una campagna promozionale che sfrutti tutte le potenzialità del digitale oggi può fare la differenza

Quando parliamo di digital marketing, ci riferiamo ad un approccio che agisce su più livelli e con strumenti diversi, servendosi delle tecnologie digitali.

Una strategia di marketing digitale che si rispetti si basa sulla creazione di contenuti di valore per il tuo target di riferimento e sulle attività di posizionamento dell’azienda al fine di renderla più visibile sul web: dal copy sul tuo e-commerce, all’attività di sponsorizzazione sui social.

Dopo aver definito gli obiettivi a breve e lungo termine della strategia, si andranno delineando le attività necessarie per raggiungerli che abbracciano vari settori, ognuno dei quali è imprescindibile.

Qualunque sia l’obiettivo, dalla Brand awareness alla conversione sul sito, si farà affidamento su tali pratiche:

  1. Search engine optimization (SEO) per aumentare il traffico organico e il posizionamento relativamente alle Keyword necessarie al tuo sito;
  2. Search engine marketing (SEM): attività di promozione a pagamento che si basano sull’intento di ricerca dell’utente;
  3. Content marketing: creazione di contenuti di valore in ottica persuasiva in grado di richiamare l’interesse, attrarre e spingere il cliente all’azione desiderata;
  4. Social Media Marketing (SMM) e Social Pay-per-click advertising (PPC): le attività di promozione di contenuti online tramite i social e pubblicità a pagamento.

A queste macro attività si affiancheranno poi strategie ad hoc di affiliate marketing, email marketing (DEM e Newsletter), influencer marketing, digital pr, community management, digital customer care.

Il cliente al centro della tua strategia di marketing

Il terreno del digital marketing è notevolmente più complesso di quello del marketing tradizionale.

Al giorno d’oggi essere presenti sul web è tutto. Questo non solo perché gran parte delle attività di marketing si è spostata online, ma perché anche i tuoi competitor lo hanno fatto!

Ebbene sì, nonostante tutti i tuoi sforzi e il tuo impegno per rendere il tuo prodotto migliore possibile, qualche altro prodotto, magari con una qualità inferiore rispetto al tuo, ha avuto la meglio solo perché sponsorizzato sul web!

Ho indovinato? Se la risposta è sì, non temere, la soluzione che cerchi è molto più vicina di quanto immagini, ma, soprattutto, potrebbe non essere quella che immagini! Con questo intendo dire non che la qualità del prodotto non sia importante, ma che non è l’unico fattore da tenere in considerazione.

Il prodotto non è tutto!

Il digital marketing permette la formazione di un network di contatti con flussi di comunicazione bidirezionali. Ciò che porta il tuo potenziale cliente a divenire reale è il modo in cui lo fai sentire.

Invece di mettere al centro della propria strategia esclusivamente il prodotto, una strategia di marketing digitale si concentra infatti anche su un altro elemento, tanto importante quanto, molto spesso, trascurato: le persone.

Questo approccio, che si basa sull’ascolto dei bisogni e dei desideri del cliente, permette alle aziende e al loro target di riferimento di instaurare un dialogo con il risultato di un pieno appagamento per entrambi.

I vantaggi sono molteplici: intercettare i desideri del cliente può aiutarti a creare una campagna mirata con un’elevata probabilità di ottenere il tuo obiettivo. Le persone apprezzano un tipo di offerta che sembra creata su misura per loro, e rispondono a questo interesse con la loro fedeltà al brand.

Una volta fidelizzato, il cliente sarà propenso non solo ad affidarsi a te in futuro, ma a diventare testimonial dei tuoi prodotti, arrivando anche ad influenzare gli appartenenti alla sua cerchia più stretta.

Il digital marketing è il futuro per le PMI?

La risposta a questa domanda è assolutamente da ritrovarsi nei Big Data!

Ogni utente produce costantemente una grande quantità di dati comportamentali che non devono essere trascurati: analizzare il flusso di dati proveniente da chi acquista un prodotto, infatti, può dirci molto sulle persone, costruendo dei modelli che ne prevedano il comportamento.

  • Quali sono i gusti del tuo utente?
  • Che età ha?
  • Come ama trascorrere il tempo libero?
  • Quali sono i suoi valori?
  • Che posizione lavorativa ricopre?
  • Quali sono i suoi obiettivi?
  • Che cosa lo preoccupa maggiormente?

Una strategia di digital marketing permette di avere un feedback immediato e di monitorare una campagna in corso d’opera.

Gli aspetti da prendere in considerazione sono molteplici, come molteplici sono le competenze necessarie.

Qual è il primo passo per iniziare la tua strategia di digital marketing?

Affidarsi ad un’agenzia che curi la tua strategia di marketing può portare innumerevoli benefici.

Non tutte le agenzie garantiscono gli stessi risultati. Come fare dunque a scegliere quella che si adegua meglio alle tue esigenze, non tralasciando nessun aspetto?

Un approccio multidisciplinare, che garantisca una crescita sotto diversi punti di vista, è fondamentale. In breve, ciò di cui hai davvero bisogno è uno specialista che abbia una visione d’insieme. Qualcuno in grado di gestire una campagna promozionale digitale sotto ogni aspetto.

Il professionista che fa per te, quindi, possiede un’ampia varietà di competenze, che vanno da quelle in materia di SEO a quelle riguardanti la gestione dei Social Media, dalle attività online di Digital PR a quelle che riguardano la SEM, passando per il direct email marketing, il Pay-per-click advertising (PPC), il Funnel, l’Analisi dei dati e molto altro. Queste sono solo alcune delle abilità fondamentali per uno specialista del marketing digitale.

A tutte queste conoscenze verranno sommate quelle necessarie al coordinamento del settore marketing con tutti gli altri che compongono l’azienda, in modo da elaborare una strategia di marketing che sia quanto più completa possibile e che, soprattutto, si combini alla perfezione con l’operato di ogni area.

Come scegliere la Web Agency che fa per te?

Scegliere l’opzione migliore non è sempre così semplice e scontato purtroppo. Capita spesso, infatti, di affidarsi a marketers con una conoscenza settoriale, non in grado di fronteggiare la complessità di fattori in un’azienda.

Una Growth Agency è ciò che fa al caso tuo perché, mentre crea la strategia di marketing digitale più adatta, monitora e si prende cura della salute generale della tua attività.

L’approccio adottato da una Growth Agency che si rispetti è Data Driven: si basa sull’analisi del flusso di dati, elaborando, a seconda dei risultati ottenuti, una strategia che si fonda su fatti concreti piuttosto che su mere opinioni che potrebbero non avere alcun legame con lo stato reale delle cose.

Una Growth Agency, inoltre, mentre individua eventuali criticità della tua azienda, mette a punto ed attua una strategia di crescita finalizzata all’eliminazione delle problematiche e alla messa in evidenza dei punti di forza della tua attività. Prima di elaborarla, però, ti offre supporto nell’analisi del tuo mercato di riferimento, intercettando la migliore strategia da mettere in atto per raggiungerlo e ottimizzare il risultato.

La tua azienda ha bisogno di una strategia di digital marketing, ma anche di mani esperte che sappiano attuarla al meglio.

Sei ancora lì a riflettere? Contattaci, scriviamo insieme la ricetta del tuo successo!

Perché hai bisogno di un T-Shaped Marketer?

Responsabile Marketing: qual è il professionista adatto alla tua azienda?

Eccoti lì, sei di nuovo alla ricerca dell’agenzia di comunicazione per la tua azienda. Ogni volta ti promettono grandi cose, fuochi d’artificio e idee “out of the box” eppure, puntualmente, non ti senti soddisfatto!

Cosa succede? Come mai nessuno riesce a capire completamente le tue esigenze di imprenditore?

Semplice, forse per la tua azienda non hai bisogno di un responsabile marketing, ma di un T-shaped Marketer!

Chi è un T-shaped Marketer?

Se non hai mai sentito parlare di un marketer con formazione T-shape, potresti pensare che l’ho appena inventato giusto per farti rimanere incollato a leggere l’articolo. Ma lo giuro, non sto parlando di una figura mitologica e ti assicuro che esiste.

Ciò che caratterizza un profilo a T nel mondo del marketing è l’approccio multidisciplinare, che spazia in tutti i settori del marketing e non.

Se non credi di avere mai incontrato un professionista del genere il motivo è semplice: il marketing è un campo molto ampio, ciò significa che ci sono tante opportunità di specializzarsi in vari settori.

Lo ammetto, nel mondo delle agenzie di comunicazione avvistare un T-shaped marketer è difficile e alquanto raro.

Solitamente, nelle agency si lavora a compartimenti stagni, con una netta e puntuale distinzione tra i vari reparti: il Social Media Manager, il Digital Strategist, il Copywriter, il SEO Specialist, lo UX designer, il Project Manager, il Web Developer, e chi più ne ha più ne metta.

Quali sono le competenze di un professionista del marketing con un profilo a T?

Lavorando in una Growth Agency, dove l’obiettivo primario è la crescita a 360 gradi dell’azienda del cliente, l’approccio multidisciplinare è imprescindibile, non solo per chi si occupa di Marketing, ma per tutto il team dell’agenzia.

Ogni membro di BiscuitWay si impegna a sviluppare competenze che viaggiano in linee orizzontali e verticali, proprio a formare una T, specialmente per andare incontro alle esigenze relative al percorso di Digital Transformation che i nostri clienti ci richiedono.

Il framework dello specialista di marketing digitale con profilo a T.

Relativamente al quadro formativo di uno specialista del genere si hanno 3 livelli:

  1. Livello di conoscenza di base del mondo digital
  2. Livello di conoscenza del Marketing
  3. Livello di competenze specifiche dei canali

Un responsabile del settore marketing che deve seguire la crescita a tutto tondo della tua azienda deve avere una conoscenza orizzontale di base, anche elementare, di tutti i campi che entrano in gioco nel processo di sviluppo di un business.

Invece, deve essere assolutamente verticale nel campo del marketing per poter creare una strategia di marketing coerente con tutto ciò che riguarda l’azienda, i suoi prodotti/servizi e le esigenze di business. Dunque, avrà competenze SEO, SEM, Funnel, Social Media, Campagne di Influencer Marketing, DEM, Campagne PPC, Digital PR, Community Management, Analisi Dati, ecc..

Attenzione! L’obiettivo non sarà sviluppare la mera campagna di marketing, ma mettere insieme una strategia di marketing sfruttando un database di conoscenza generalista e collaborando con i membri del team.

Perché affidarsi a un professionista con formazione a T?

Un responsabile marketing con tale profilo aiuta i clienti a sviluppare una strategia di marketing dalla A alla Z. Sarà in grado di creare strategie più accurate collaborando con tutto il team, non solo la sezione del reparto marketing.

Le aziende hanno bisogno di esperti di marketing con formazione multidisciplinare poiché hanno a disposizione un bagaglio di conoscenza ampio e sempre in continuo aggiornamento.

Il futuro del marketing efficace risiede in questo concetto di conoscenze interdisciplinare.

Soprattutto nel mondo digitale c’è troppa complessità, tempo, risorse e informazioni disponibili per i consumatori per ignorare o evitare qualsiasi area. Diventa essenziale che un solido piano di marketing includa un’ampia varietà di elementi diversi al fine di favorire la crescita, la vendita e le conversioni.

Non tutti i markerter sono uguali, scegli con cura il tuo!